Non solo il Boschetto di Rogoredo ma anche il deep web


รˆ diventato il simbolo dello spaccio di strada; servizi in TV e sulla carta stampata riescono a farci pensare che il problema sia circoscritto. Un quartiere, una stazione, un ambiente degradato, ecco ci siamo e oggi diventa possibile persino fare interviste a spacciatori e consumatori. Assurdo. Il Sindaco e i suo Assessori fanno proclami e si interpella persino il Ministero dellโ€™Interno.
Ma chi legge la โ€œRelazione europea sulla drogaโ€, lโ€™ultima รจ quella relativa al 2017, si rende immediatamente conto che i consumi di sostanze ha una vastitร  impressionante.
โ€œLa tossicodipendenza come la conosciamo noi, con le vecchie sostanze dโ€™abuso, รจ un fenomeno che continua ad esserci โ€“ spiega il dott. Locatelli medico del Centro nazionale di informazione tossicologica presso la Fondazione Maugeri di Pavia-, ormai รจ ben conosciuto e il sistema sanitario nazionale si รจ strutturato a dovere e riesce a gestirloโ€. I nuovi tossicodipendenti si affidano a internet e nel โ€œlato oscuro della rete cioรจ il deep webโ€ acquistano continuamente nuove e diverse sostanze, il che fa loro pensare di non essere dipendenti puri e semplici perchรฉ abili nel cambiare anche settimanalmente sostanza. Il medico citato parla โ€œUnโ€™offerta che avviene attraverso internet, un mercato che รจ non controllabile ed รจ cosรฌ che dal 2010 abbiamo sul mercato piรน di 550 nuove sostanze che vengono proposte e vendute proprio come sostanze psicoattive, che le persone comprano ad un bassissimo costoโ€.
La relazione europea denuncia un aumento di conseguenze gravissime dei nuovi consumi (decessi, malattie invalidanti, azione lesive verso terzi ed autolesive).
In Italia in quanti addetti al welfare hanno letto le 86 pagine del rapporto europeo? [dac]