Nati in Bicocca
Un negozio Aler affittato nel Fabbricone di via Ponale; una porta aperta in faccia ai neonati casermoni Gescal dove germina il malessere giovanile:
qui si insedia Progetto N.
Siamo alla fine degli anni settanta. Quasi una continuità con le origini del vecchio caseggiato. Verso la fine della grande guerra infatti viene costruito il Fabbricone per ospitare feriti e sfollati che un tram trasportava dalla ferrovia dello scalo vicino a via Chiese fino al portone di via Ponale.
E adesso in Bicocca è l’ora di nuovi feriti. Vittime della droga, arma spesso letale e poco nota allora, verranno accolti in quell’improvvisato pronto soccorso . . .(DAC)
Clicca sull’immagine per visualizzare il carosello dei manifesti
Nati in Bicocca
Un negozio Aler affittato nel Fabbricone di via Ponale; una porta aperta in faccia ai neonati casermoni Gescal dove germina il malessere giovanile:
qui si insedia Progetto N.
Siamo alla fine degli anni settanta. Quasi una continuità con le origini del vecchio caseggiato. Verso la fine della grande guerra infatti viene costruito il Fabbricone per ospitare feriti e sfollati che un tram trasportava dalla ferrovia dello scalo vicino a via Chiese fino al portone di via Ponale.
E adesso in Bicocca è l’ora di nuovi feriti. Vittime della droga, arma spesso letale e poco nota allora, verranno accolti in quell’improvvisato pronto soccorso . . .(DAC)
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Nati in Bicocca
Un negozio Aler affittato nel Fabbricone di via Ponale; una porta aperta in faccia ai neonati casermoni Gescal dove germina il malessere giovanile:
qui si insedia Progetto N.
Siamo alla fine degli anni settanta. Quasi una continuità con le origini del vecchio caseggiato. Verso la fine della grande guerra infatti viene costruito il Fabbricone per ospitare feriti e sfollati che un tram trasportava dalla ferrovia dello scalo vicino a via Chiese fino al portone di via Ponale.
E adesso in Bicocca è l’ora di nuovi feriti. Vittime della droga, arma spesso letale e poco nota allora, verranno accolti in quell’improvvisato pronto soccorso . . .(DAC)
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ANNI ’70
Progetto N nasce intorno al 1975 in seguito alla presa di coscienza da parte di un gruppo di persone guidate da un sacerdote dei problemi giovanili di un quartiere di Milano (Bicocca-zona 9).
Dopo un primo periodo sperimentale con obiettivi di aggregazione, nel 1978 si iniziano a promuovere una serie di attività culturali e occasioni di incontro, in risposta al vuoto di aggregazione giovanile esistente in zona.
ANNI ’70
Progetto N nasce intorno al 1975 in seguito alla presa di coscienza da parte di un gruppo di persone guidate da un sacerdote dei problemi giovanili di un quartiere di Milano (Bicocca-zona 9).
Dopo un primo periodo sperimentale con obiettivi di aggregazione, nel 1978 si iniziano a promuovere una serie di attività culturali e occasioni di incontro, in risposta al vuoto di aggregazione giovanile esistente in zona.
ANNI ’70
Progetto N nasce intorno al 1975 in seguito alla presa di coscienza da parte di un gruppo di persone guidate da un sacerdote dei problemi giovanili di un quartiere di Milano (Bicocca-zona 9).
Dopo un primo periodo sperimentale con obiettivi di aggregazione, nel 1978 si iniziano a promuovere una serie di attività culturali e occasioni di incontro, in risposta al vuoto di aggregazione giovanile esistente in zona.
ANNI ’80
Negli anni successivi il dilagare del problema tossicodipendenza impone al gruppo una svolta operativa ed una maggiore presenza sul territorio.
A tale scopo, attraverso volantini, manifesti, dibattiti e proiezioni, viene avviato un progetto di sensibilizzazione ed informazione sul problema droga.
ANNI ’80
Negli anni successivi il dilagare del problema tossicodipendenza impone al gruppo una svolta operativa ed una maggiore presenza sul territorio.
A tale scopo, attraverso volantini, manifesti, dibattiti e proiezioni, viene avviato un progetto di sensibilizzazione ed informazione sul problema droga.
ANNI ’80
Negli anni successivi il dilagare del problema tossicodipendenza impone al gruppo una svolta operativa ed una maggiore presenza sul territorio.
A tale scopo, attraverso volantini, manifesti, dibattiti e proiezioni, viene avviato un progetto di sensibilizzazione ed informazione sul problema droga.
1981
La fondazione dell’Associazione
Mentre cresce il lavoro di confronto, sostegno alle famiglie dei tossicomani e incontro con gli stessi, Progetto N, in qualità di gruppo promotore, decide nel novembre del 1981 di acquisire figura giuridica costituendosi in “Associazione legalmente riconosciuta, con sede a Milano in via Ponale n° 66”.
Scopo sociale é da Statuto: “l’Associazione Progetto N ha come scopo la prevenzione dell’uso delle sostanze stupefacenti e l’assistenza alle persone da esse dipendenti” (art. 4).
L’Associazione rimane impegnata nell’opera di prevenzione e sensibilizzazione e contemporaneamente svolge attività di segretariato sociale.
1981 – 1985
Cooperativa Arcagamma
In questi anni l’esperienza della cooperativa Arcagamma, fondata dallo stesso gruppo che ha dato vita all’associazione Progetto N, acquista visibilità e si radica nel quartiere. L’iniziativa nasce come risposta ai problemi del lavoro e dell’ emarginazione derivati dalla tossicodipendenza e da altre cause.
In questo senso la cooperativa cerca di coordinare tutte quelle forme di lavoro ‘minore’ con altre a carattere più professionale per dare ad esse stabilità e continuità.
1986
Apertura delle prime Comunità
Nel 1986 viene aperta la Comunità di prima accoglienza, struttura atta ad accogliere giovani con problemi di tossicodipendenza, che sono in attesa di essere inseriti in Comunità terapeutica.
In seguito, con l’acquisizione di altri appartamenti e l’emergere di nuovi bisogni, nasce l’impegno nel reinserimento sociale attuato nei confronti di quei giovani che hanno concluso la fase di comunità terapeutica e che vogliono reintegrarsi nel contesto sociale milanese.
La struttura opera attraverso progetti terapeutici individualizzati che permettono di dare risposta alle diverse tipologie di tossicodipendenti, in particolare ai cosiddetti “pluritrattati” ormai ultratrentenni, con molti fallimenti alle spalle.
ANNI ’90
Negli anni ’90 l’impegno sul fronte della cura dei tossicodipendenti aumenta e si estende oltre i confini della città di Milano.
Sono diverse e importanti le esperienze di Comunità e Centri di Aiuto per persone in difficoltà fra Milano, Brescia e Verona.
ANNI ’90
Negli anni ’90 l’impegno sul fronte della cura dei tossicodipendenti aumenta e si estende oltre i confini della città di Milano.
Sono diverse e importanti le esperienze di Comunità e Centri di Aiuto per persone in difficoltà fra Milano, Brescia e Verona.
ANNI ’90
Negli anni ’90 l’impegno sul fronte della cura dei tossicodipendenti aumenta e si estende oltre i confini della città di Milano.
Sono diverse e importanti le esperienze di Comunità e Centri di Aiuto per persone in difficoltà fra Milano, Brescia e Verona.
1990
La Mitria
Nel 1990 a Nave (BS) nasce La Mitria, comunità di prima accoglienza atta ad accogliere per brevi periodi soggetti in attesa di essere inseriti in Comunità terapeutica.
Dopo alcuni incontri di prevenzione rivolti a giovani e famiglie del territorio, grazie alla collaborazione tra Comune di Nave, ASL di Brescia e Associazione Progetto N, viene messa a disposizione la scuola elementare in disuso della frazione La Mitria per realizzare il progetto di prima accoglienza.
1992
Casa L’ Incontro
Il comune di Bovegno (BS) cede in comodato d’uso all’Associazione la ex scuola elementare della frazione di Magno. Progetto N ristruttura e arreda la casa che diventa luogo di vacanza per gli ospiti delle sue comunità e per gruppi che ne fanno richiesta.
Dal 2015 vengono realizzate dall’Associazione La Fabbrica vacanze estive per soggetti diversamente abili.
1994
La Piramide
Nel 1994 si forma il gruppo di auto-aiuto per sieropositivi La Piramide. I giovani affetti dall’Hiv (il virus era del tutto sconosciuto negli anni 70, momento di maggior diffusione dell’eroina) vedevano spegnersi rapidamente le loro speranze di vita.
Alcuni di loro che a Progetto N avevano trovato una via per uscire dalla droga, decidono di promuovere un gruppo di lavoro per aiutarsi reciprocamente a vivere il tempo della malattia ed al tempo stesso produrre occasioni di incontro nelle quali offrire confronto e informazioni sui temi legati alla sieropositività.
1995
La Cometa
Mentre il mondo della tossicodipendenza assume nuovi aspetti nelle abitudini dei consumatori, nelle strategie dello spaccio e nell’età dei coinvolti, la crisi del mondo adolescenziale si allarga. Molti ragazzi e ragazze per strada non trovano interlocutori in grado di offrire un accompagnamento credibile.
Progetto N ha l’idea di una comunità residenziale che risponda a questo fenomeno offrendo la possibilità di accedere ad un contesto comunitario nel quale rielaborare un progetto di vita.
In quest’ottica dal 1995 al 1999 è stata stipulata una convenzione con il Comune di Milano per fornire un servizio di osservazione ed orientamento attraverso il centro di pronto intervento residenziale La Cometa aperto a persone con grave disagio psicosociale.
1997
Campiano e Doposcuola Bicocca
Nel 1997 nasce la Comunità terapeutica per tossicodipendenti e persone con problemi psichiatrici Campiano in provincia di Verona.
Nello stesso anno viene avviato, presso la sede legale dell’Associazione, un servizio di doposcuola per bambini disagiati del quartiere Bicocca di Milano.
1998
L’ Associazione Progetto N diventa ONLUS
Nel 1998 i cambiamenti giuridici operati dalla politica per il terzo settore rendono necessario un passaggio da semplice associazione ad ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).
ANNI 2000
Grosse difficoltà di gestione, comuni a diverse realtà operanti nel settore, costringono Progetto N a rivedere le proprie iniziative e l’offerta di strutture. Si rende necessaria la chiusura de La Mitria e della comunità di Campiano.
A partire dal 2000 l’Associazione orienta i propri interventi nell’area del reinserimento sul territorio milanese attraverso la comunità e la realizzazione di progetti finanziati dalla legge 45/99 e dal Comune di Milano.
ANNI 2000
Grosse difficoltà di gestione, comuni a diverse realtà operanti nel settore, costringono Progetto N a rivedere le proprie iniziative e l’offerta di strutture. Si rende necessaria la chiusura de La Mitria e della comunità di Campiano.
A partire dal 2000 l’Associazione orienta i propri interventi nell’area del reinserimento sul territorio milanese attraverso la comunità e la realizzazione di progetti finanziati dalla legge 45/99 e dal Comune di Milano.
ANNI 2000
Grosse difficoltà di gestione, comuni a diverse realtà operanti nel settore, costringono Progetto N a rivedere le proprie iniziative e l’offerta di strutture. Si rende necessaria la chiusura de La Mitria e della comunità di Campiano.
A partire dal 2000 l’Associazione orienta i propri interventi nell’area del reinserimento sul territorio milanese attraverso la comunità e la realizzazione di progetti finanziati dalla legge 45/99 e dal Comune di Milano.
2000
Comunità ASPEN
Dal 2000 i percorsi individualizzati di reinserimento per tossicodipendenti vengono realizzati nella struttura Comunità ASPEN di Milano, in Viale Fulvio Testi 302. L’edificio è l’ex asilo nido che aveva ospitato La Cometa, esperienza interrottasi in seguito al cambiamento delle politiche sociali del Comune.
Il centro si mette a disposizione di ospiti che intendono realizzare un concreto percorso finalizzato all’ autonomia: dalla ricerca del lavoro alla sistemazione abitativa. Le ammissioni avvengono su segnalazione e invio dei servizi pubblici competenti.
2001
Sportello Lavoro
Progetto Vela
Lo Sportello Lavoro è uno sportello di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo aperto a soggetti tossicodipendenti ed alcolisti.
Il Progetto Vela, in collaborazione con il Comune di Milano e altre realtà del No-profit milanese, è orientato al reinserimento sociale di tossicodipendenti attraverso l’accoglienza in unità abitative.
2003
Job Window
Progetto Sestante
Sempre in collaborazione con altre realtà del territorio milanese, nasce Job Window, prosecuzione dello Sportello Lavoro.
Anche il Progetto Sestante, anche esso in collaborazione con altre realtà del settore, offre un servizio di segretariato sociale rivolto ai tossicodipendenti.
2006
Job 4 U
In collaborazione con altre organizzazioni, viene realizzato Job 4 U, progetto finalizzato agli inserimenti lavorativi.
Anche questo progetto risulta coerente ai principi dell’associazione, rivolgendo l’attenzione alla risoluzione dei problemi quotidiani e concreti delle persone in difficoltà.
2016
Servizio di seconda accoglienza per soggetti adulti
senza dimora in difficoltà socioeconomica
Progetto Un futuro possibile
Dal 2016 i soggetti inseriti negli appartamenti dell’Associazione entrano a far parte del progetto di Seconda accoglienza per soggetti adulti senza fissa dimora in difficoltà socioeconomica gestito in ATS con altre realtà del privato sociale milanese.
Con il progetto Un futuro possibile l’Associazione intende fornire un supporto educativo ed un’opportunità d’alloggio per accompagnare soggetti in difficoltà. Il progetto è stato in parte finanziato dalla Chiesa Valdese.